Si può fare
La speranza di un cambiamento diventa sempre più vicina, perchè i nostri giovani rispondono sempre puntalmente con entusiasmo ai problemi che affliggono la nostra società. Sto parlando del grosso problema mafioso che affligge la nostra Italia e che sta diventando un problema sempre più sommerso, perchè si sentono pochi spari ma questo non significa che la corruzione e i vari traffici illeciti che voi conoscete molto bene non esistono più. E' proprio per questo che una cinquantina di questi ragazzi hanno voluto ancora una volta sfidare il freddo e le provocazioni per dire no alle mafie. E' stata un'esperienza bellissima, dicono i ragazzi, perchè ci ha fatto vedere quella parte di Italia sommersa e che noi conoscevamo poco, ecco proprio questo conoscere è stato per loro una cosa bella, conoscere per responsabilizzarsi, conoscere per fare dell'etica la loro professione di giovani che vogliono cambiare qualcosa nella nostra società. Arrivati a Foggia l'impatto con la città non è stato dei più belli. Tra uno schiaffo e un tentativo di bruciarci la bandiera della pace, abbiamo comunque non reagito a queste vessazioni e ci siamo detti, alla violenza non rispondiamo con altra violenza, ma con una riflessione sul fatto che dobbiamo renderci conto del perchè un gruppo di persone vengono prese di mira così gratuitamente. Ma siamo stati anche accolti poi con grande calore dall'Oratorio S. Michele dove ci hanno rassicurato che tutti i foggiani non sono così. Poi la partecipazione alla marcia ci ha ancora di più tranquillizzati e abbiamo ascoltato con entusiasmo don Luigi che sempre infonde coraggio e speranza nel continuare la nostra lotta di persone oneste contro la disonestà dei mafiosi. Don Luigi ha sottolineato l'importanza di sporcarsi le mani e stare dalla parte della giustizia e della verità. Ha insistito sul fatto che le persone che lottano contro queste e tante ingiustizie non vanno lasciate sole, la solitudine è per tutti un sentimento negativo per cui bisogna fare sempre scelte più coraggiose e non agire mai da soli o pensare di essere insostituibili perchè ognuno deve dare il proprio contributo per il bene comune. Ha spronato i nostri giovani a "osare" perchè l'omertà uccide verità speranza e la corruzione che è uno dei capisaldi della mafia è più pericolosa della violenza. Ecco allora l'invito che il presidio di Libera Morbegno insieme a tante associazioni che hanno partecipato a questa manifestazione vuole lanciare ai nostri giovani è che imparino a fare della loro vita un luogo dove sia sconfitta la sfiducia, l'apatia e la rassegnazione e per fare questo è importante uscire dell'Io per organizzare bene io Noi. E ancora sappiate che la forza delle mafie sta fuori dalle mafie, dice don Luigi, ed è la nostra debolezza nel contrastarle e allora vediamo una volta ogni tanto di sporcarci le mani. NON LASCIATEVI SCHIACCIARE DALL'INDIFFERENZA.